lunedì 24 dicembre 2012

Auguri!


Sono ritornata in Italia per qualche giorno, perché per me non è Natale se non a casa, se non in famiglia. Posso essere ovunque, ma avverto proprio la necessità di tornare dai miei affetti più cari per questa occasione. Perché mi piacciono i preparativi con mia madre e sapere che la nostra promessa di terminare tutto entro il 23 sistematicamente, ogni anno (questo compreso), non verrà rispettata, ritrovandoci ancora in giro per i negozi a comprare qualcosa per la vigilia. Ogni anno scommetterei la casa sul fatto che Lui il 24 pomeriggio verrà a dirmi che quasi quasi vorrebbe prendere un pensierino anche all'amico X e di corsa mi chiede di accompagnarlo perché non sa che prendergli. Mi piace la cena del 24 sera con gli amici, organizzata apposta per farci gli auguri e scambiarci i regali. Adoro svegliarmi il 25 mattina, non fare in tempo a realizzare che è Natale e correre giù dal letto con la stessa frenesia di quando mio fratello, da piccoli, veniva a svegliarmi per scoprire insieme se era passato Babbo Natale, perché è sempre bella l’atmosfera che questa festa crea. Di corsa sotto l’albero, mi piace godermi quei momenti con i miei affetti e aspettare il pranzo, tutti insieme a chiacchierare intorno a una tavola ricchissima di prelibatezze, alzarsi dal tavolo alle quattro del pomeriggio per una breve pausa, sentire che tutti non mangeranno per cena perché troppo pieni e risedersi dopo poco per riprendere il discorso intorno alla stessa tavola imbandita di altre specialità e vedere che tutti mangeranno nuovamente -.- 
Il 26, per Natalino, la storia più o meno è la stessa e la giornata è fatta ancora di chiacchiere, coccole in famiglia e cibo. Ogni anno, quando sta per finire la cena del 26, mi sale una certa malinconia perché mi piacciono un sacco questi due giorni con la famiglia al completo.

A chiunque passi di qui,

Princi

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