venerdì 18 gennaio 2013

It's a boy!


Da anni in cerca della cicogna, stremati dall’attesa di vedere realizzato il sogno di diventare genitori, smarriti in questa vita senza riuscire a trovarne la ragione, privati di quel sorriso che li rendeva solari, ormai impazienti di stringere tra le braccia quel figlio che non riusciva ad arrivare ma bisognosi al tempo stesso di creare la loro famiglia, decisero di ricorrere all’adozione.
Questo non è un punto di arrivo, bensì di inizio. Infatti, la richiesta di adozione richiede un iter burocratico lunghissimo. Ma il desiderio di maternità e paternità era così forte che ha dato loro la forza per affrontare anche questa “battaglia” per arrivare a lui, al loro bambino.
Qualche giorno fà, sono stati chiamati per l’ennesimo colloquio pre-adozione. Stanchi ed esauriti dopo quasi due anni di trafila, volevano rimandare l’appuntamento per problemi personali. Ma, come se una vocina li avesse chiamati, sono andati comunque al colloquio. Arrivati a destinazione, hanno fatto ingresso nella stanza che li ha visti molte volte “interrogati” e dalla quale sono sempre usciti affranti e scoraggiati. Sono stati fatti sedere nella stessa postazione di sempre. Le loro facce cupe, pronte ad affrontare l’ennesimo “interrogatorio”, improvvisamente hanno cambiato luce: “Vi abbiamo assegnato un bambino. E’ nato da soli 23 giorni e la madre naturale non ha lasciato nemmeno il nome”. Queste sono state le prime parole che hanno sentito. Di fronte alla loro forte commozione, è stata loro concessa una boccata di aria prima della chiusura di tutte le pratiche. Dal cortile di fronte sono partite le chiamate ai novelli nonni che, pronti a sostenere ancora il dolore e lo scoraggiamento dei rispettivi figli, tutto si aspettavano fuori che questo lieto annuncio. Frastornati dall’emozione e increduli dell’accaduto, sono andati di corsa al centro commerciale più vicino per comprare una carrozzina e qualche vestitino per portare a casa il piccolo. Tutto veloce, perché impazienti di raggiungere lui, quel bambino che li stava aspettando in una culla dell’ospedale, il loro bambino. Il piccolo, come se li avesse sempre conosciuti, si è lasciato immediatamente coccolare e si è perso tra le braccia di questa madre che, per la prima volta in quel momento, gli ha aperto le porte del proprio cuore, per sempre.
Di ritorno verso casa, li attendevano dei nonni impazziti dalla gioia che in poche ore hanno comprato tutto l’occorrente per il nipotino. E sulla porta di casa un grosso fiocco azzurro gli dava il benvenuto:


Buona vita piccolino!



5 commenti:

  1. Che bella storia a lieto fine...con tutto quello che si sente sull'iter d'adozione, questa e' una speranza!!

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  2. Che bello... magari tutte le storie avessero questo lieto fine così bello... in bocca al lupo ai neogenitori!

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  3. è stata una bella storia :) e poi io vado matta per i lieto fine e sono felice che non si siano arresi :)

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  4. Mi hai fatta piangere. E' stata una storia davvero emozionante. Tre vite che rinascono.

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  5. I wish I understand a word eheh. Let's follow each other for me to learn italian? ;) Let me know! Kisses

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