giovedì 11 aprile 2013

In preda ad acciacchetti.


Oggi non sono andata al lavoro, perché ho l’influenza. Ieri sono tornata a casa febbricitante e con un raffreddore senza precedenti. Ho passato la notte in bianco, con dolori alle ossa un po’ dappertutto e con a fianco un sacchetto che piano piano è stato riempito di morti e feriti, ovvero di un numero indefinito di fazzolettini di carta. Comunque, stamattina mi sono ugualmente alzata e preparata per andare al lavoro e solo dopo aver visto che nemmeno la colazione è riuscita a darmi le giuste forze per stare in piedi e solo dopo aver corso il rischio di vedermi arrivare mia madre con un jet privato, ho deciso di rimanere a casa. Quindi, niente, ho chiamato e ho detto che oggi non sarei andata. Ma mi sento una strana sensazione addosso. La stessa di sempre, che mi si presenta ogni volta che manco in un posto in cui era attesa la mia presenza. Perché, in certe circostanze, sento troppo il senso della responsabilità. A volte, prendere le cose con più leggerezza farebbe bene all’anima. Il ristorante è sempre strapieno e con il mio “non posso venire” mi sento di averli lasciati nella m...., mi sento quasi in colpa. Non riesco a fregarmene e dire “oh pace, mi sento male”. Per riuscire a chiamarli e ad avvisarli che non sarei andata, mi sono dovuta preparare fino quasi ad uscire di casa, nella speranza forse di sentirmi meglio in quella mezz'oretta post colazione, per poi interpellare il termometro e capire che solo lui aveva la giusta risposta alla mia debolezza. Debolezza che non mi avrebbe certamente permesso di correre tutto il giorno in mezzo ad un marasma di gente affamata che va e viene, nonostante il mio imperativo “ce la posso fare”. Menomale che poi c’è Lui che mi ridimensiona un po’ dicendomi: “Guarda che non ti daranno nessun premio per la devozione al lavoro, ne tantomeno ti faranno la statua. Quindi se ti senti male stattene a casa, non lo vedi che sei uno straccio?”.
Vabbè, quelli del lavoro non mi hanno detto nulla però si sono voluti accertare della mia presenza domani.


In compenso sono sempre più pazzi. Martedì, un manager ha ordinato chiesto ad una ragazza di tornarsene a casa dopo neanche mezz’ora che questa aveva timbrato e di ripresentarsi al lavoro soltanto quando sarebbe stata più sveglia e attiva. Evidentemente per lui, quella mattina, lei non era abbastanza scattante per affrontare il turno di lavoro nel modo "giusto". Ora ok, lei non sarà stata tra le più pimpanti ma… CE NE VOGLIAMO RENDERE CONTO?
Giuro che non è fantascienza quella che vi sto raccontando.

17 commenti:

  1. ti capisco in pieno!! anch'io ho un senso ASSURDO di responsabilità :( perchè poi alla fine se ne approfittano, però proprio non ce la faccio a bossarmela.. e pure quando sto male mi sento in colpa per paura di recar disagio al lavoro!!

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    1. Che se ne approfittano è sicuro! Però, che ci vuoi fare...

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  2. Io sono per l'efficienza ma solo dopo la salute!!!! Ha ragione lui!!!!

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  3. Oddio in queste parole mi sono davvero rivista. Pensavo di essere l'unica a sentirsi soffocare dal senso di responsabilità quando, per cause di forza maggiore, non riesco ad adempiere totalmente ai miei impegni.

    La verità è che dovremmo davvero prendere le cose con più leggerezza. Che tanto gli altri tutte queste premure per noi probabilmente non l'avrebbero.

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  4. Anche io mi sento molto in colpa quando per cause superiori non posso rispettare gli orari o un impegno, il senso di colpa si fa persona e mi perseguita fino a che non lo scaccio con un bel episodio di Grey's Anatomy xD

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  5. Princi non devi sentirti in colpa, la devozione al lavoro ci sta ma fino a un certo punto...per quanto riguarda sto manager devo dire che ci va giu' pesante...bacio ps: sei guarita?

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    1. Sto meglio, grazie;) ieri sono andata al lavoro con una voce a metà tra eros ramazzotti e amanda lear :D

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  6. ODDIOOO!!! Ahahahah speravo tu stessi scherzando, ma fai sul serio! Che mondo è mai questo? Ormai pur di lavorare dobbiamo - ahimè - subire di tutto -.-
    Che amarezza!
    Ad ogni modo, Bel blog :D

    http://pensierinviaggioo.blogspot.it

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  7. ormai si e' obbligati ad andare al lavoro fisicamente a pezzi? pare di si!

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    1. Io mi sono "concessa" un giornettino. Uno solo però eh;)

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  8. Maledetta produttività, quanto ci spersonalizza.

    Buona serata e buona ripresa

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