lunedì 29 luglio 2013

Una sorpresa per casaPrinci.





Martedì 23 Luglio.
Rientravo a casa dopo una giornata che già da se era stata importante, adrenalinica e degna di essere raccontata. Infatti, quella sera il cellulare mi ha squillato un’infinità di volte, perché tutti volevano sapere come era andata. Tra una telefonata e l’altra, però, se ne è incastrata una che mi ha fatto sobbalzare di gioia. Pensavo di dover raccontare per l’ennesima volta la mia giornata ma sono stata interrotta prima. Era mia zia. Quella sera tutta casaPrinci aveva riservata una sorpresa che avrebbero voluto svelare i diretti interessati. Ma mia zia, che è stata la prima a saperla, con me non ha resistito. Al telefono è stata irrefrenabile, le scoppiava nel cuore la felicità e la voglia di condividerla anche con me e con la voce emozionata mi ha detto: “Senti, doveva essere una sorpresa, te la volevano annunciare loro, ma con te non resisto, per cui ti dico che diventerò nonnaaaaaaaa”. 
Non ho capito più niente. Sono letteralmente impazzita dalla gioia. Quando l’ho saputo ero seduta in cucina davanti a Lui che, improvvisamente, mi ha vista sobbalzare urlando di felicità e per poco non gli è preso un infarto, poichè ancora ignaro della notizia. Per la prima volta in casaPrinci nascerà un piccolino/a. Mio cugino T. con la moglie, che si sono sposati a Maggio, aspettano un bambino. 
Con i miei cugini siamo legatissimi, siamo cresciuti tutti insieme in quanto T. ha la stessa età di mio fratello e P. ha invece la mia. Abbiamo condiviso tutto, dalla famiglia alle esperienze più varie. Per cui la sento proprio dentro la felicità di vederlo diventare padre. Emozionata per la sorpresa, ho chiamato immediatamente T. che mi ha raccontato di essere tre metri sopra il cielo. Ho parlato subito anche con G., la moglie, che ovviamente sta volando insieme a lui. Venerdì poi ci siamo visti ed abbiamo brindato ad un pancino che per ora si immagina, ma che nasconde già un cuoricino che batte. 
L’unica persona che ancora non lo sapeva era la nonna di G., perché sabato avrebbe compiuto 94 anni e davanti alla torta sarebbe stata informata dell'arrivo di un nipotino e del suo ufficiale ruolo di bisnonna. Questa cosa mi ha emozionata molto, forse perché noi non abbiamo più la nonna a cui poterlo annunciare impazienti, forse perché so quanto lei sarebbe stata contenta di fronte a questa notizia, forse perché mi manca terribilmente il suo sorriso che in questa occasione sarebbe diventato radioso. Tuttavia, sono certa che la nostra nonna saprà già dell’arrivo di un piccolino nella nostra famiglia e con nostro nonno staranno festeggiando felici.

giovedì 25 luglio 2013

Isola d'Elba: un gioiello in mezzo al mare.


Sono ritornata dalle vacanze ma, siccome è tempo di news in casaPrinci, latito un po’ sul blog. Presto vi racconterò gli aggiornamenti. Prima però vi porto un po’ all’isola d’Elba, a visitare posti fantastici.
Molte volte, nel valutare la meta delle vacanze o di qualche fugace week end, ci siamo scervellati arrivando a considerare le mete più varie. Ma non sapevamo ancora che il paradiso è qui vicino a noi: l’isola d’Elba.


Marina di Campo è stata la nostra base per l’intera settimana e da lì ogni giorno ci siamo spostati verso altre mete. La casa in cui abbiamo soggiornato era dotata di una comoda veranda che ha ospitato le nostre colazioni e i nostri improvvisati aperitivi quando, di ritorno dal mare, eravamo affamatissimi. La prima sera all’Elba ci siamo goduti Marina di Campo, un paese che si affaccia sul mare con una passeggiata spettacolare. Abbiamo attraversato le sue stradine accompagnati dalla musica dei locali all’aperto, dalle luci calde del corso principale e da quelle più soffuse del porticciolo.
Il primo giorno di mare lo abbiamo trascorso a Procchio, dotato di un delizioso salotto, ovvero un piccolo corso in cui abbiamo curiosato tra i negozi e ci siamo rinfrescati con un buon gelato. La sua spiaggia, tuttavia, vale una visita ma, secondo me, non è tra le più belle dell’isola. La sera, invece, ci siamo diretti verso Capoliveri, un centro storico caratteristico reso vivace da curiosi negozietti di artigianato, enoteche e ristoranti. L’indomani è stata la volta della spiaggia di Cavoli. Bellissima. È  un’insenatura con un’acqua così trasparente da farla sembrare una piscina. Questa spiaggia, così come quella di Fetovaia, è molto frequentata dai giovani che sulla sera, ancora in costume, si dirigono verso il bar per un aperitivo al tramonto. Fetovaia con la sua sabbia dorata, la sua acqua cristallina e il promontorio che si allunga sul mare proteggendola, è talmente stupenda che avremmo voluto tornarci più di una volta, però poi la curiosità di visitare altri posti è stata più forte. 
Ma c’è una spiaggia che, più di tutte, mi ha incantata ed è stata quella di Sansone. È stato uno spettacolo che ci ha lasciati tutti a bocca aperta. Da una stradina in mezzo a fitti alberi si è aperto un panorama mozzafiato che ci ha resi immobili, quasi in soggezione di fronte all’imponenza della roccia a strapiombo sul mare..




Abbiamo visitato anche Porto Azzurro, Portoferraio e Lacona, dove ci siamo gustati una improvvisata pasta con le vongole nella barca di alcuni amici che passavano di li e che abbiamo approfittato per salutare. L’ultimo giorno lo abbiamo dedicato a Pomonte. Si tratta della spiaggia del relitto. Infatti, a pochi metri dalla riva, su un fondale di circa 12 metri è adagiato il relitto di un’imbarcazione affondata negli anni ’70.



Siamo arrivati lì con il pedalò e non vi nego che quando sono arrivata a buttarmi in acqua ho avuto un attimo di esitazione, perché l’acqua era fonda e il mare abbastanza aperto. Ma con Lui che mi aspettava in acqua mi sono sentita più sicura e mi sono tuffata. Ne è valsa assolutamente la pena, tra le lamiere abbiamo visto un sacco di pesci e l’immersione è  stata davvero suggestiva.
Abbiamo lasciato l’isola d’Elba con la voglia di visitarla ancora e con lo stupore di chi ha scoperto un paradiso a portata di mano.


venerdì 12 luglio 2013

Un dolce disastro.


Qualche sera fa, avevamo organizzato una cena tra amici. Solitamente l’organizzazione di gruppo prevede che ognuno porti qualcosa, tranne i casi in cui prendiamo le pizze. Questo lo si fa innanzitutto per evitare che una sola persona stia tutto il giorno ai fornelli e soprattutto per rendere più frequenti le serate insieme. Quando arriviamo, ognuno poggia sul tavolo quello che ha preparato. Ho notato che questa nostra abitudine stimola molto la fantasia, nel senso che la tranquillità di sapere che ci sarà comunque una vasta varietà di cibi su cui rifarsi e che la cena non dipenderà soltanto dal proprio, porta a lanciarsi in esperimenti culinari che alcune volte si rivelano delle prelibatezze mentre altre delle immangiabili schifezze. L’esito è immediato: se il cibo in questione viene immediatamente divorato significa che l’esperimento è ben riuscito, se invece trottola per tutta la tavola da una postazione all’altra per tutta la cena evidentemente la ricetta non ha riscosso grande successo.
L’altra sera mi sono offerta di portare il dolce. Era da qualche giorno che avevo in mente di farne uno super goloso alla nutella ed ecco che la mia scelta sul cosa portare è ricaduta proprio su quello. Quindi mi sono messa ad impiastricciare seguendo alla lettera tutto il procedimento che, tra l'altro, è facilissimo da attuare. Tutto è proceduto per il meglio e quando è stato pronto l’ho infornato. Mentre il dolce stava cuocendo, mi ha chiamata mia cognata e ci siamo messe a chiacchierare. Abbiamo parlato un pò fino a quando le ho detto: “aspetta un attimo che controllo il dolce… Oddio si è BRUCIATOOOOOO!!!”.



Non ci potevo credere, la mia opera d’arte era irrecuperabile ormai. Dopo un attimo iniziale di panico e giramento di scatole, le alternative erano tre: 
1) Andare in pasticceria e comprare un dolce.
2) Far rifare il dolce a mia cognata che mi confondeva con i discorsi.
3) Rifare il dolce alla nutella.

Voi che cosa avreste fatto?
Io ormai quel dolce lo volevo fare e soprattutto mangiare perché mi ispirava tantissimo, avevo la ricetta in pole position e aspettavo solo l’occasione di poterlo cucinare. Quindi, dopo essermi armata di pazienza, l’ho rifatto, considerando anche la facilità della preparazione. E devo dirvi che è venuto SPECIALE! La sera a cena ha riscosso molto successo ed è finito in un batter d’occhio.

Scappo a fare la valigia perché la partenza è ormai imminente, domani partiremo per l’isola d’Elba. Prima però vi lascio la ricetta, tante volte vi prendesse la voglia di fare e soprattutto di mangiare questo golosissimo dolce. 



Sbriciolata alla Nutella.

Ingredienti:
400 gr di farina 00 
150 gr di zucchero 
100 gr di burro 
2 uova 
1/2 bustina di lievito per dolci 
1 bustina di vanillina 
400 gr di nutella


Procedimento:
In un’ampia ciotola mescolate la farina con lo zucchero, il lievito e la vanillina, poi aggiungete il burro a tocchetti e le uova. Lavorate velocemente gli ingredienti fino ad ottenere un impasto che non vi risulterà omogeneo, ma granuloso (proprio perché il burro è a tocchetti). Imburrate ed infarinate una tortiera e versate al suo interno metà dell’impasto, aiutandovi con le mani a disporlo su tutta la base. Versateci poi la Nutella, precedentemente ammorbidita a bagnomaria. Ricoprire la torta sbriciolata con il restante impasto. Infine, cuocete in forno a 180° per 30 minuti circa, comunque il dolce sarà pronto quando si sarà colorato un po'.




A presto