martedì 3 settembre 2013

La febbre del venerdì sera.



Proprio l’altra sera chiacchieravo con una mia amica, prossima alla laurea, sul confronto tra la vita universitaria e quella lavorativa. Lei sostiene fortemente di preferire la prima alla seconda “perché all’università ti organizzi come vuoi, sei tu a stabilire i ritmi e hai più tempo libero”. Infatti, ha cercato di posticipare il più possibile il momento della laurea per godersi di più il periodo universitario e rimandare al domani quello lavorativo. Personalmente, ritengo invece che i ritmi universitari siano ben definiti, chiaramente possono o meno essere rispettati ma se si decide di farlo serve molta volontà e determinazione perché perdersi, rimanere indietro e dire “poi lo farò” è molto più facile e scontato di quanto sembra. Lo studio, se svolto seriamente e non come passatempo tra una serata e l’altra, non lascia molto tempo libero in più rispetto a quello che si ha lavorando. Per quanto mi riguarda, ho sempre studiato con motivazione e con estrema responsabilità, nessuno mi ha mai costretta sui libri e la scelta di proseguire gli studi dopo il liceo è stata mia. Durante il periodo universitario non mi sono concessa molto, sono sempre stata rigida con me stessa e ambiziosa, difficilmente ho distorto lo sguardo dall’obiettivo anche quando, al primo anno della specialistica, mia madre perse il lavoro. Decisi di non rimanere a guardare i sacrifici dei miei genitori, ma di collaborare, sebbene per loro i miei studi siano sempre rimasti al primo posto e non sarebbero mai stati sacrificati. Effettivamente, però, di tempo libero ne avevo poco, molto poco. Forse è anche per questo che adesso apprezzo tantissimo il fine settimana off. Arrivo al venerdì sera con la stessa adrenalina di chi sta per partire. In realtà sono sempre qua, divisa tra Roma (dove lavoro) e la Toscana (dove vive la mia famiglia). Ma il week end, per me, è piena goduria. Finalmente posso scegliere come trascorrerlo, posso programmare qualcosa da fare che mi piace o, semplicemente, posso cazzeggiare. Per questo motivo, mentre vorrei fare mille cose e progettarne altrettante, mi trovo ad apprezzare un sabato pomeriggio di chiacchiere infinite sul divano di casa svincolata della necessità di guardare l’orologio.


40 commenti:

  1. l'università dovrebbe preparare al lavoro per cui è nella coscienza di ognuno stabilire dei tempi anche quando non sono scanditi da vere necessità, chi prima lo impara, prima si troverà meglio al lavoro ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido, quando non è la necessità a scandire i tempi, dovrebbe entrare in gioco la coscienza.

      Elimina
  2. Hai proprio ragione Princi! L'università, se presa seriamente, lascia davvero poco spazio al divertimento! Per quel che mi riguarda sono stata abbagliata per un periodo dal desiderio di indipendenza economica e i miei studi sono stati rallentati dal lavoro che avevo scelto! Sebbene si trattasse di poche ore, era un lavoro stancante fisicamente, e questo ha rallentato il mio percorso universitario! In effetti, serate tra amici, me le concedevo comunque solo il sabato sera... quindi davvero non molto diverso da ora!
    Splendido spunto di riflessione questo post, grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il "problema" dell'indipendenza economica è rilevante. Quando ancora studiavo, facevo dei lavoretti ma chiaramente non riuscivo ad essere indipendente economicamente. Però meglio di niente era. Anche per questo studiare è un sacrificio, o perlomeno lo è stato nel mio caso, perchè non mi potevo permettere molto, al contrario delle mie amiche che lavoravano ed erano già indipendenti.

      Elimina
  3. Anch'io ho preferito di gran lunga la vita da lavoratrice a quella di universitaria perché raggiungere finalmente l indipendenza non ha prezzo! È te lo dico soprattutto ora che non guadagna da ben tre anni:-((

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'indipendenza è una gran cosa. Io piano piano la sto raggiungendo, è stato un sacrificio grosso ma la soddisfazione della laurea è stata così grande da alleviare il sacrificio. Bacio

      Elimina
  4. La differenza tra vita lavorativa e universitaria non la conosco poi molto perché ho sempre lavorato e mai frequentato le lezioni. Ho studiato la sera, nella pausa pranzo, sul bus che mi portava al lavoro, in ogni giorno della settimana. Se ci ripenso mi vengono un po' i brividi ma la soddisfazione e' stata tanta.
    ....anch'io adoro il week end, arriva il venerdì sera e comincio a respirare!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La soddisfazione ripaga i sacrifici, assolutamente!

      Elimina
  5. Io ho preferito il lavoro all'università, nel senso che l'ho proprio abbandonata, un gran spreco di tempo e di soldi.. Il modo "giusto" per affrontarla è sicuramente il tuo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Personalmente, non l'ho vissuta come spreco di tempo e soldi ma come un investimento per il mio futuro. Diventa uno spreco se si prende come un passatempo. Bacio!

      Elimina
  6. carissima, condivido in pieno il tuo pensiero. mi piace quando scrivi che aspetti il venerdi come una ferie. per me è uguale. per fortuna e grazie ai duri sacrifici degli anni precedenti, ora il venerdì pomeriggio me lo prendo sempre libero e ciò vuol dire che alle 13 del lunedi per me inizia ufficialmente il w.e. mi dedico alla bimba e poi programmiamo le belle cose da fare sabato e domenica. bellissime le tue parole:-)
    e poi avere la famiglia che ti aspetta in toscana è tanta roba:-)
    un abbraccio cara. ti ringrazio anche per il tuo costante affetto nei miei post. hai un cuore grande.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Visti gli orari improponibili che sto facendo in questo periodo al lavoro, spero anche io di poter dire, in futuro, che è stato un sacrificio per poi organizzare meglio i miei tempi;) tuttavia, il week end è sacro e io me lo godo tutto! Un bacione grande

      Elimina
  7. Condivido ogni tua parola. Per me l'uni e' stato un gran sacrificio, avendo altro figli da mantenere, i miei mi hanno sempre responsabilizzato e io non ho sprecato tempo. Anche se purtroppo mi sono resa clnto di aver sbagliato corso e ho sprecato un anno per poi dover ricominciare.
    Se si studia seriamente...e' un grande impegno. Anche lavorare e' impegnativo...ma l'indipendenza e' veramente una gran cosa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'indipendenza è importante e gratificante. Chi non fa l'università la raggiunge prima, chi studia ci arriva dopo ma l'importante è ottenerla.

      Elimina
  8. a parità di impegno, fra studio e lavoro, hai assolutamente ragione! Dopo l'università ho continuato con master, specializzazioni, corsi di aggiornamento preaticamente fino all'anno scorso e per un lungo periodo studio e lavoro si sono sovrapposti per forza di cose. Ora che ho smesso di studiare (almeno per il momento) il 'meritato riposo' del weekend e delle vacanze estive me lo godo molto ma molto di più!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi sono laureata lo scorso Ottobre e mi ricordo che arrivati a Natale mi sono goduta le vacanze come non era mai successo prima:) Quindi condivido il tuo pensiero, quando si finisce di studiare, le ferie dal lavoro ci si godano molto di più.

      Elimina
  9. Non ho mai fatto l'universita' e non ho idea di cosa significhi, ma l'atteggiamento della tua amica mi sembra tanto una fuga dalle responsabilita'...una mia amica si è laureata a 30 anni, ma almeno lei si divideva tra lo studio e tre lavori in contemporanea per mantenersi, visto che i genitori non potevano permettersi di pagarle niente...
    Io ogni tanto ci penso a riprendere gli studi...ma è proprio l'idea di dover passare i weekend sui libri, dovendo lavorare tutta la settimana, a farmi passare la voglia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dony, innanzitutto vorrei dirti che sono felice che l'intervento sia riuscito alla grande;) Relativamente al post, beh io l'università ormai l'ho finita, è stata una soddisfazione immensa ma se ora dovessi pensare di riprendere in mano i libri mi sentirei male, non ce la potrei fare:)

      Elimina
  10. studiare, lavorare, avere un blog.. non è facile conciliare il tutto. Tu ci riesci e sei ammirevole per questo! :)
    Concordo sullo studio. Lo studio SERIO non è un passatempo..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'università l'ho finita. Mi sono laureata lo scorso Ottobre e il blog l'ho aperto a fine Ottobre. Volevo aspettare di finire gli studi, proprio perché lavorando e studiando non avevo nemmeno tempo di respirare, figuriamoci di seguire il blog:) Baci

      Elimina
  11. La tua amica ha considerato il fatto che trovare/mantenere lavoro è alquanto mirabolante? xD
    Forse si, dato che preferisce lo studio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo di si :D però tentar non nuoce e credo che rimandare per non affrontare il problema non sia l'atteggiamento gusto.

      Elimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. Io per un periodo gestivo il blog, lavoravo e andavo all'Uni.
    Poi ho avuto una grande occasione nel mondo lavorativo e
    quindi ho fatto la mia scelta..scelta che rifarei mille
    volte (; Reb, xoxo.

    PS: Sul mio blog c'è un nuovo post, fammi sapere cosa ne pensi:
    http://www.toprebel.com/2013/09/white-and-purple.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'importante è essere soddisfatti delle proprie scelte;) Baci, passo a trovarti

      Elimina
  14. Posticipare la laurea per godersi il tempo universitario lo trovo un comportamento infatile oltre che una cazzata clamorosa.

    RispondiElimina
  15. I sacrifici appagano. Le piccole cose ancora di più Princi (:

    e.. spero di trovarlo un giorno la mia metà. :**

    RispondiElimina
  16. anche io ho fatto test di ammissione università x una facoltà a numero chiuso e per poche decine di persone non sono passata!! da lì ho capito che non era destino e quindi ho cercato subito lavoro (che per fortuna ho trovato dopo qualche mese) ed ora .. beh ... ho una bella casetta, una bella famiglia (mi sono sposata tre anni fa)ed i week end passano piacevolmente ... anche se il senso di nostalgia per non averci riprovato 8con università) un po' mi viene ... BACIO GRANDE

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'importante è trovare la strada per realizzarsi. Io l'ho cercata attraverso l'università, ma non è detto che non ci si possa realizzare anche senza una laurea! Bacioni

      Elimina
  17. anche io ho fatto test di ammissione università x una facoltà a numero chiuso e per poche decine di persone non sono passata!! da lì ho capito che non era destino e quindi ho cercato subito lavoro (che per fortuna ho trovato dopo qualche mese) ed ora .. beh ... ho una bella casetta, una bella famiglia (mi sono sposata tre anni fa)ed i week end passano piacevolmente ... anche se il senso di nostalgia per non averci riprovato 8con università) un po' mi viene ... BACIO GRANDE

    RispondiElimina
  18. Io credo dipenda dalle persone, io ad esempio mi trovo meglio con il lavoro che con l'università , ma forse se avessi solo studiato fino ad adesso adorerei lo studio. L'università è bella ma se fatta insieme a troppe cose è davvero stressante! :) Ps: io ancora non riesco ad organizzare bene i miei week end :S

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Studiare e lavorare è pesante, più che altro non si ha veramente più tempo. Io l'ho fatto per un periodo però il week end libero me lo sognavo!

      Elimina
  19. sono d'accordo con te sul week-end, ma personalmente rimpiango la flessibilità del periodo universitario... ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mio periodo universitario non ha previsto molta flessibilità:( però quello della mia amica si, quindi dipende dalle situazioni;) bacio

      Elimina
  20. IO forse la penso più come la tua amica, ma per gli anni dell'università sono stati magici e sono riuscita a combinare studio ed esami brillanti con vere e proprie settimane da party-girl. Ma quelli erano altri tempi. L'euforia che ti dà vivere fuori e avere amici che fanno la tua stessa vita e quindi capiscono che cosa significa avere una sessione di gennaio (e quindi sono tappati in casa a studiare come te), vivere con dei coinquilini assurdi che paiono arrivati da un altro mondo, il relatore carogna, il padrone di casa che non vuole aggiustarti la caldaia in pieno inverno... si crea un atmosfera molto particolare e forse per questo li ricordo con affetto e parecchia nostalgia.
    Ma il weekend, lo ammetto, è una gran bella invenzione. :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo certo, i ricordi della vita universitaria rimarranno incancellabili. Vivere fuori per la prima volta, condividere questo periodo con i coinquilini e tutto quello che questa esperienza comporta è fantastico.

      Elimina
  21. all'università avevi tanto tempo ma pochi soldi, poi tutto si inverte quando inizi a lavorare... il segreto è prendere il megkio da ogni fase della vita :-)

    RispondiElimina