Mentre c’è sempre più da fare perché la data del trasloco è ormai imminente e noi siamo ancora in alto mare perchè il tempo per dedicarcisi è troppo poco, io continuo a rivoluzionare la mia vita, come se tutto questo trambusto non bastasse.
Qualche giorno fa ero in ufficio quando sono
stata contattata dalla direttrice del personale di un’azienda alla quale avevo
inviato il mio curriculum tempo fa. Non potendo parlare molto, essendo per
l’appunto sul posto di lavoro, l’ho ascoltata a grandi linee chiedendole poi di
poterla richiamare successivamente. A discorsi fatti, ho valutato l’offerta che mi è
stata proposta, mi sono confrontata con le persone a me più care e, alla fine, ho
deciso che ci avrei voluto provare e che, per questo, sarei stata disposta a
lasciare quel posto di lavoro che pochi mesi fa accolsi a braccia aperte. Il
motivo determinante che mi ha spinto verso questa decisione è stata la maggiore
validità di questa offerta, sotto tutti i punti di vista. Inoltre, dove lavoravo (si, mi
sono licenziata) nel momento in cui fui assunta mi venne chiaramente
detto che una volta terminato il progetto mi avrebbero mandata a casa. Quando sono andata a comunicare al mio capo
le mie intenzioni di licenziamento, mi è stato detto che ho preso una decisione
troppo affrettata ed errata, perché non ho valutato la possibilità di
collaborare con loro in futuro. Ho prontamente replicato dicendo che le sue
parole furono chiare: per me lì non ci sarebbe stato posto, al termine del contratto.
Lui ha sostenuto che io non ho considerato che in questo tempo le
cose potrebbero essere cambiate. Peccato che a me nessuno ha mai fatto
percepire il contrario. In ogni caso, nonostante mi sia trovata bene con loro, credo
che avrei comunque colto quest’altra opportunità.
Sono già nella nuova azienda, ho un nuovo
ufficio e nuovi colleghi. Sono all’inizio della mia esperienza lavorativa e non
voglio chiudermi nessuna porta, ora che ancora posso. L’eccitazione di questo nuovo inizio è avvolta dal timore dell’affrontarlo, ma io sono pronta a farlo.